Capita solo in B&B: il Daily Telegraph esalta l'ospitalità familiare

Capita solo in BLANG_ANDB: il Daily Telegraph esalta l'ospitalita familiare

Capita, ma capita solo in B&B dove un caffettiera sul fuoco e una fetta di pane con confettura casalinga azzerano le distanze. Lo standard di qualità contro lo standard di umanità? Le crocette nelle caselle di criteri a volte assurdi contro il calore di una famiglia che ti dà il buongiorno e dei consigli per trascorrere la tua giornata di vacanza? Un sorriso cordiale e seriale contro un'occhiaia mattutina simile alla tua? I colossi dell'accoglienza contro gli artigiani dell'ospitalità?

Il Daily Telegraph, prestigioso quotidiano del Regno Unito, sceglie Venezia e la migliore offerta ricettiva della città lagunare: in elenco accanto a nomi noti e meno noti di Hotel stellati spiccano tanti B&B e piccoli Hotel a gestione familiare.

Cosa intende il Daily per "migliore"? Migliore non è solo l'Hotel blasonato da 1.200 euro a notte ma anche il bed and breakfast dove si alloggia a prezzi ragionevoli che non possiede gli stessi lussi e facilities di un hotel ma dove ciò che viene premiata è l'esperienza autentica non omologata.Il quotidiano britannico conferma una bellissima controtendenza che esalta l'accoglienza familiare italiana (già regolamentata da Leggi Regionali) e che si pone in contrasto al recente proliferare di criteri e dotazioni in obbligo ai B&B che finiranno per snaturare il concetto di ospitalità familiare.

Succede in Italia che la mania di standardizzazione, normatizzazione, regolamentazione, riconoscimento sta travalicando i limiti del buonsenso. È così che un articolo come quello del Daily suggerisce che non sono sempre le stelle o i leoni a fare la differenza ma il vero lusso risiede della possibilità di scoperta che solo un contatto reale con le persone che vivono nei luoghi visitati può offrire.

Un omaggio alla spontaneità della formula anglosassone del B&B che in Italia possiede alcuni paradossi: ad esempio le leggi regionali dedicate ai bed and breakfast non hanno, ancora sdoganato -modificando NORME E REGOLE atte a tutelare il MERAVIGLIOSO MONDO DELLA CERTIFICAZIONE - la possibilità di offrire ai propri ospiti colazioni genuine preparate in casa.

Mettiamoci nei panni del turista, straniero o italiano, che visita Venezia (il discorso vale per qualsivoglia città d'arte, borgo, località turistica italiana): ci sarà sempre una fetta di turisti che apprezzano e prediligono l'ospitalità standardizzata di qualche nota catena di hotellerie internazionale e che non potrà apprezzare il valore aggiunto dell'ospitalità radicata nelle tradizioni e nel ritmo di vita dei luoghi visitati; ci sarà poi, e i numeri sono in aumento, una fetta di viaggiatori che ritengono che la scoperta di un luogo risiede anche nell'anima delle abitazioni che lo compongono e nel cuore dei residenti. È così che ti puoi svegliare una mattina a Venezia, sentire il profumo del caffè accompagnato dal gorgoglio della moka e trovarti a far colazione (anche in pigiama, perchè no?) con gli attori o il regista della compagnia teatrale che la sera stessa si esibirà in un noto teatro veneziano. Un fuori programma al teatro, prenotando subito i biglietti, è automatico.

 

Questione di scelte è chiaro: fino a che la possibilità di scelta continuerà ad essere data.

Sì, perchè capita in Veneto, ad esempio, che il legislatore voglia imporre ai B&B e alle attività ricettive extralberghiere una classificazione (i leoni) che andrebbe a danneggiare le realtà ricettive familiari costringendo moltissime attività a chiudere per l'impossibilità di adeguarsi a standard lontani dalla vocazione familiare. I criteri disciplinari e di classificazione rigidi che si stanno imponendo in Veneto prevedono paradossalmente che se non parli nessuna lingua straniera e non hai la connessione a internet puoi ottenere 3 leoni, se invece non garantisci 8 ore di portineria e non hai un bagno di più di 3 metri quadrati puoi aspirare solo a 2 leoni. Paradosso dei paradossi l'imposizione ai B&B, alle locande, e ad alcune strutture ricettive extralberghiere di avere scarichi  a norma come quelli degli hotel: un capestro insormontabile vista la particolare conformazione delle abitazioni private veneziane.

Il risultato sarà una Venezia a due velocità: quella dei residenti e dei B&B veri e quella dei grandi marchi turistici e delle loro dependance alberghiere che rimarrebbero l'unica scelta per il viaggiatore.

Dal piccolo cosmo della Laguna al macrocosmo italiano il passo è breve: applicare alle attività ricettive extralberghiere gli stessi standard e i criteri rigidi degli hotel conviene cosi come conviene consumare lerdammer industriale al posto del formaggio di fossa o del vino di casa?

Il buonsenso reclama la possibilità inviolabile di poter scegliere e il Daily ha scelto.

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